Descrizione del progetto
La proposta scientifica presentata mira a colmare una lacuna nello studio della storia della tradizione dei commentari tardoantichi presso la scuola di Alessandria d'Egitto nel VI sec. d. C. Infatti negli ultimi decenni fino ad oggi c'è stata una larga fioritura di studi sulla produzione, cosiddetta "neoplatonica", di commentari ai testi filosofici di Platone e di Aristotele da parte dei membri delle scuole di Atene e di Alessandria tra il V e il VI sec. d. C. Si è esplorato cosa significasse fare filosofia tramite l'opera esegetica su autori considerati autorevoli, quali appunto Platone ed Aristotele. Si è indagata la tecnica del commentario filosofico e l'esegesi creativa a cui pure dava luogo, pur nelle strettezze definite di un'agenda di cose da dire sull'opera commentata. Tuttavia ancora è da scrivere il capitolo cruciale che riguarda la trasposizione di tale tecnica esegetica, con i sui schemi, concetti e lessico, quando il testo autorevole che viene commentato cambia radicalmente, non trattandosi più di un dialogo platonico o di un trattato aristotelico, bensì del testo biblico della "Genesi". Una nuova ricerca di sintesi si mostra così necessaria ad Alessandria all'indomani della chiusura della Scuola di Atene nel 529 d.C. ad opera dell'imperatore Giustiniano.
Potenzialità applicative
Lo studio del "De opificio mundi" di Giovanni Filopono può permettere, con il recupero della tradizione filosofica ed esegetica greca, di far affiorare nella sua completezza la sintesi interculturale che l'opera realizzava tra la filosofia greca, in particolare quella platonico-aristotelica, e la tradizione giudaica, da una parte, e la cultura cristiana, dall’altra. Lo studio dei contenuti, dei metodi e dell’ideologia interculturale del "De opificio mundi" permette l'esplorazione di una sintesi interculturale cruciale per l'epoca storica in cui avvenne, nonché l'influsso di Giovanni Filopono sulla successiva filosofia islamica in lingua araba e sulla ulteriore filosofia medievale cristiana in lingua latina. Inoltre è chiaro che, sotto lo stimolo di situazioni e problematiche a noi contemporanee, ci si volge al nostro patrimonio culturale per trarre ispirazione per nuove e dinamiche sintesi d’interculturalità.
Resp. progetto
Angela Longo
Prof.ssa associata di Storia della filosofia antica
Università degli Studi dell'Aquila, Dipartimento di Scienze umane
Gruppo di ricerca
Alessandro D. Conti
Professore Ordinario di Storia della filosofia medievale
Università degli Studi dell'Aquila, Dipartimento di Scienze umane
Ludovica De Luca
Assegnista di ricerca
Università degli Studi dell'Aquila, Dipartimento di Scienze Umane
Emanuele Maffi
Assegnista di ricerca
Università degli Studi dell'Aquila, Dipartimento di Scienze umane
Tiziano Ottobrini
Già assegnista di ricerca
Università degli Studi dell'Aquila, Dipartimento di Scienze umane
Ilaria Grimaldi
Assegnista di ricerca
Università degli Studi dell'Aquila, Dipartimento di Scienze Umane